MANTOVA E’ SEMPRE UN PIACERE

alla scoperta delle terre dei Gonzaga

Museo dei Vigili del Fuoco

a 5 Km dal B&B Le Querce
Al Museo dei Vigili del Fuoco sono esposte alcune dotazioni dei Corpi dei Vigili del Fuoco dall’800 ai nostri giorni. Nella galleria è rappresentata l’evoluzione tecnologica dei mezzi che hanno rappresentato lo sviluppo dell’inventiva e della tecnica dei Vigili del Fuoco Italiani.

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Il materiale esposto è copioso e vario: si passa da cimeli storici statici come divise, elmetti ed altri attrezzi, ai mezzi a motore (automezzi, natanti e addirittura un elicottero) provenienti da tutto il territorio nazionale. I mezzi di trasporto sono quelli di produzione nazionale ed anche estera purché utilizzati dai vigili del fuoco italiani. Le testimonianze storiche degli oggetti esposti datano fin dai primi anni del settecento, sono presenti carrozze a cavallo e addirittura una pompa trainata a vapore. Si tratta di veri e propri capolavori meccanici dell’epoca per la maggior parte restaurati ed ancora funzionanti.

La galleria è ospitata in uno stabile nei pressi della torre di Sant’Alò in Largo Vigili del Fuoco a Mantova. Gli spazi e i locali occupati dalla galleria, fanno parte del complesso monumentale del Palazzo Ducale di cui erano le stalle. Nata negli anni ’90 del secolo scorso, per volontà di Nicola Colangelo, già comandante dei vigili mantovani, è gestita e curata dal Comando provinciale vigili del fuoco di Mantova in collaborazione con la Soprintendenza.

È aperta al pubblico nelle giornate di sabato dalle 14.30 alle 18.30, domenica e gli altri giorni festivi dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. a Nei giorni feriali sono possibili aperture estemporanee per le scolaresche o i gruppi organizzati previa prenotazione telefonica al Comando provinciale VV.FF. di Mantova. L’ingresso è gratuito.

Gli Amanti di Valdaro

a 5 Km dal B&B Le Querce
Gli “Amanti di Valdaro” sono due scheletri del neolitico ritrovati presso Valdaro in prossimità di Mantova nel 2007. Gli scheletri di un uomo e di una donna sono stati rinvenuti abbracciati tra loro, anche con gli arti inferiori…

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Nel febbraio del 2007, la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia comunicava il ritrovamento di una sepoltura neolitica nell’ambito degli scavi su una villa romana in zona Valdaro nel comune di San Giorgio di Mantova. L’eccezionalità del ritrovamento consisteva nel fatto che i due scheletri rinvenuti erano stati sepolti di fianco, faccia a faccia, incrociandoli in un abbraccio che coinvolgeva anche gli arti inferiori. Si tratta dell’unico esempio di sepoltura doppia (bisoma) in Italia Settentrionale.

Le foto dei due scheletri provocarono grande emozione popolare e diedero grande celebrità al ritrovamento. A ciò contribuì anche l’approssimarsi della festa di San Valentino durante la quale su molti media, ovunque nel mondo, furono pubblicate come simbolo d’amore eterno le foto dei due amanti.

Gli Amanti di Valdaro hanno avuto un forte impatto sulla cultura popolare anche fuori dall’Italia.
Il giorno dell’inaugurazione è stato presentato un albo a fumetti dal titolo “Amanti a Mantova” che sviluppa una delle tante ipotesi romantiche sui due ragazzi sepolti.

I due scheletri inoltre vengono ritratti nella copertina dell’album Forever More pubblicato dalla band statunitense Tesla nel 2008.

Mantova in bicicletta

Il territorio mantovano è l’ideale per facili itinerari in bicicletta, data l’assenza di salite e dislivelli, ed i nostri paesaggi campestri e collinari riempiranno di soddisfazione il ciclista più sensibile…

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Il territorio mantovano è l’ideale per facili itinerari in bicicletta, data l’assenza di salite e dislivelli, ed i nostri paesaggi campestri e collinari riempiranno di soddisfazione il ciclista più sensibile che voglia “staccare” dalla vita quotidiana per un breve periodo o per pochi giorni. Itinerari facili di grande bellezza alla scoperta del territorio mantovano intorno alla città rinascimentale, dal Garda al Po, toccando eccellenze storico-artistiche e naturalistiche che offre il territorio.

Nei link, troverete percorsi e mappe con le principali ciclovie che attraversano il mantovano e si connettono con i percorsi delle province limitrofe. Uno strumento indispensabile per gli amanti del turismo su due ruote ma anche per tutti coloro che, pur abitando in un determinato territorio, ne ignorano i percorsi più belli a contatto con la natura. Oltre agli itinerari sono segnalati anche altre caratteristiche dei vari percorsi, come gli sterrati, le interconnesioni con le altre ciclabili, i punti di intermodalità con autobus e treni.

Associazione MANTOVA IN FAMIGLIA

Benvenuti nella grande famiglia mantovana!

Colori, atmosfere e fascino di un territorio capace di riservare gradevolissime sorprese: arte, cultura, storia, tradizioni culinarie e bellezze naturali si intrecciano regalandovi intense emozioni…

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Nelle nostre strutture extra-alberghiere troverete la genuina cortesia delle genti mantovane, la qualità e l’accoglienza che renderanno il Vostro soggiorno piacevole e indimenticabile.

L’Associazione Mantova in Famiglia è nata per iniziativa di alcuni gestori di B&B, foresterie lombarde (affittacamere), CAV (case appartamenti vacanze) e agriturismi a conduzione famigliare con l’intento di aggregare l’offerta dell’extra-alberghiero per valorizzare e distinguere questa forma di ricettività.

Queste strutture dunque sono sempre più cardine e patrimonio del territorio. Ecco quindi la necessità di formare un gruppo che unisca, tuteli e rappresenti la microricettività extra-alberghiera a conduzione famigliare e che sia capace di appropriarsi della propria comune identità.

SCOPI DELL’ASSOCIAZIONE
• tutelare e rappresentare le Strutture associate
• favorire lo scambio delle informazioni tra i Soci
• garantire una maggiore visibilità alle Strutture associate
• dare assistenza ai Soci sviluppando il coordinamento dell’attività
• monitorare la soddisfazione degli Ospiti per conoscere le loro aspettative

PROMOZIONE DELLE NOSTRE STRUTTURE
• sito web e/o social per raggiungere i nostri Ospiti ed informare sulle nostre proposte
• offerte ai tour operator e agenzie interessate alle piccole Strutture
• partecipazione a fiere e manifestazioni di settore
• pubblicità collettiva attraverso i mezzi di comunicazione

TUTELARE LE NOSTRE STRUTTURE
• nei rapporti con le Istituzioni
• nella prevenzione delle frodi

GARANTIRE LA RAPPRESENTANZA
L’Associazione Mantova in Famiglia sarà rappresentata in tutte le sedi Provinciali, Regionali e Nazionali, aderendo a progetti comuni di sviluppo del settore.

B&B Ai Giardini del Te

a 10 minuti dal B&B Le Querce
Ciao! Io sono Riccardo. Sono una bambino di 6 anni e abito a MANTOVA, la mia casa è vicina a Palazzo Te e ai Giardini del Te. Quando c’è il sole, vado a giocare ai giardini con gli altri bambini e ci divertiamo molto. Questi giardini sono molto grandi e insieme ai miei amici possiamo correre, andare in bicicletta o giocare a pallone…

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Mi piacciono i biscotti, le torte e la marmellata che prepara la mia nonna Mariangela.
E’ brava e pulisce sempre la casa. Strofina forte e poi dice: “Ecco, ora è tutto pulito e non dovete entrare con le scarpe sporche!” Il mio nonno invece si chiama Marco e sa fare tante cose, ma non il nodo alla cravatta e quando ha fretta sembra che si strozzi. Hanno anche un cane che si chiama Roxy.

La mia nonna Mariangela ha pensato di fare un bed and breakfast a casa: io non so cosa vuol dire, ma mio papà mi ha spiegato che è come un nido sempre pronto per gli uccellini che vengono da lontano e vogliono dormire. Io sono molto contento perché quando riesco, accompagno io le persone ospiti alle camere e se ci sono dei bambini posso giocare con loro. Anche Roxy è contenta e annusa tutti.

Il mio papà ha dipinto le camere da letto per gli ospiti, la mia mamma e la mia nonna invece hanno fatto le tende per le finestre e le porte. Un giorno sono andati in un negozio molto grande e hanno comperato i letti, i materassi e le coperte colorate.

Hanno preparato ogni cosa e hanno appeso al muro le fotografie di Mantova. Una camera è come quella del papà e della mamma, l’altra invece è più grande e ci sono 4 letti e anche il lettino di quando ero piccolo. Le persone che dormono da noi possono usare dei bagni privati e nessun altro li può usare, nemmeno io.

Al mattino gli ospiti si svegliano e mio nonno prepara sulla tavola i biscotti e la torta Paradiso anche se non è il compleanno di nessuno. Prepara i bicchieri per il succo di frutta. Fa scaldare il pane per mangiarlo con burro e marmellata. Quando tutti sono seduti a tavola, versa il latte e il caffè, a volte anche il thè. Se ci sono dei bambini, mette la Nutella: però non è vero che la mangiano solo i bambini…

Motonavi Andes

a 5 Km dal B&B Le Querce
Navigando sui laghi di Mantova, tra meravigliosi scorci, fiori di loto e tante altre cose da scoprire…

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MOTONAVI ANDES NEGRINI – La storia comincia con nonno Isidoro, che navigava a vela da Mantova alla Laguna Veneta e, in risalita, arrivava fino a Milano per il Ticino e i Navigli. Alla fine del secolo, i Negrini entrano nella Società Fluviale che potenzia notevolmente la sua flotta. Isidoro si ritira a San Matteo delle Chiaviche, seguitano i figli, mentre cresce il naviglio della Società Fluviale fino a 24 imbarcazioni.

Nel 1912 nonno Isidoro si trasferisce a Governolo, punto strategico per la navigazione. Nasce la Società Mantovana Barcari con 35 natanti, ma scoppia la Prima Guerra Mondiale. Nel 1932 la Barcari riprende l’attività e si potenzia notevolmente incorporando, nel 1932, la Società Fluviale. Con la Seconda Guerra Mondiale la flotta del Po ne esce decimata e bisogna ricominciare tutto da capo. Alla fine degli anni ’40 navigano tre generazioni di Negrini: il vecchio Luigi, il figlio Nunzio e il nipote Augusto. Insieme lavorano per il rilancio del trasporto idroviario. Nunzio collabora a fondare la prima Scuola di Navigazione Interna, a Governolo.

Successivamente l’attività prosegue rivolta al trasporto turistico organizzato che continua fino ai giorni nostri con crescente successo. Uffici e biglietteria si trovano nel cuore storico della città di Mantova, in via San Giorgio 2, non lontano dalla stazione ferroviaria di Mantova

Via San Giorgio 2, 46100 Mantova Italy
andes@motonaviandes.it – 0376/322875 – 0376/360870 – 0376/224727

San Benedetto Po

a 20 minuti dal B&B Le Querce
La storia di San Benedetto Po è legata inscindibilmente con la nascita, la vita, lo sviluppo e la soppressione napoleonica dell’abbazia del Polirone, uno dei siti cluniacensi più importanti tra i più di mille che sorsero nell’Europa medievale….

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La storia di San Benedetto Po è legata inscindibilmente con la nascita, la vita, lo sviluppo e la soppressione napoleonica dell’abbazia del Polirone, uno dei siti cluniacensi più importanti tra i più di mille che sorsero nell’Europa medievale. Il monastero fu fondato da Tedaldo di Canossa nel 1007. La famiglia dei Canossa fu artefice del suo sviluppo con donazioni di terreni.

Particolari attenzioni vennero da Matilde, che alla sua morte avvenuta nel 1115, volle esservi sepolta. In vita donò l’abbazia del Polirone al Papa che lo affidò a Ugo di Cluny. Nel 1634 Urbano VIII ne comprò i resti mortali affinché fossero tumulati in Vaticano, nella Basilica di San Pietro dove ancora oggi si trova all’interno di un mausoleo disegnato dal Bernini. Nel corso dei secoli, periodi di decadenza si alternano con momenti di rinnovato splendore.

Dal 1420 su impulso dei Gonzaga, il Polirone passò alla congregazione di Santa Giustina di Padova che portò, tra gli altri, Giulio Romano a partecipare ai lavori di ristrutturazione della Basilica di San Benedetto. L’attività del monastero continuerà fino a quando Napoleone il 9 marzo 1797 ne decise la soppressione. Nel 1565 furono costruiti degli argini per la difesa dalle inondazioni del Po.

Oggi San Benedetto Po è importante centro turistico, per la visita del complesso monastico, dell’imponente basilica giuliesca, del Museo Civico Polironiano con le sue raccolte etnografiche e per le eccellenze enogastronomiche. È insignito del riconoscimento “I borghi più belli d’Italia”.

Sabbioneta

a 25 Km dal B&B Le Querce
Un piccolo gioiello urbano di valore inestimabile. Questa città ideale fu edificata dal nulla nella seconda metà del ’500, su modello delle antiche città del mondo classico…

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La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all’amministrazione dello Stato, il Teatro all’Antica progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale dell’epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all’otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell’Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.

Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.

Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell’elenco dei patrimoni dell’umanità da parte dell’UNESCO per la sua eccezionalità di città di nuova fondazione costruita in poco più di trent’anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l’UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.

Santuario delle Grazie

a 10 minuti dal B&B Le Querce
Il santuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone…

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Il santuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone. Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e s’affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un’atmosfera suggestiva per le numerose delegazioni di turisti e fedeli devoti alla Madonna.

Le origini della chiesa sono da connotare addirittura al 1200; nella località, allora chiamata Prato Lamberto, su di un piccolo promontorio emergente da un dedalo di flora e canne lacustri, sorgeva un altarino con l’immagine della Madonna col Bambino a cui i pescatori del lago e i contadini erano particolarmente devoti. Dal piccolo altare, nel corso degli anni, venne edificato un sacello con una cappella votiva per proteggere l’immagine sacra dalle intemperie. Col crescere della struttura architettonica, crebbe anche l’interesse per questa immagine miracolosa, diffondendo la sua fama per tutto il territorio limitrofo. Verso la fine del XIV secolo, per grazia ricevuta, Francesco Gonzaga fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste, che aveva colpito i mantovani.

Dalla costruzione della basilica i pellegrinaggi verso questo luogo, che assumeva via via popolarità, si intensificarono e assieme alla povera gente dei paesi attorno, nobili, e persino l’imperatore Carlo V d’Asburgo, il papa Pio II e, più tardi, l’imperatore d’Austria Giuseppe II d’Asburgo-Lorena visitarono l’immagine sacra.

Iniziarono così tutta una serie di donazioni che apportarono anche alla struttura architettonica originaria delle modificazioni; alcune importanti famiglie mantovane fecero costruire cappelle private per la preghiera annesse al convento o all’interno della chiesa per seppellirci i propri avi. Persino Giulio Romano, su commissione, lavorò nella chiesa delle Grazie, opera sua e della sua scuola sono infatti il Mausoleo Castiglioni ed altri interventi nella sacrestia.

Importantissima ancora oggi è l’Antichissima Fiera delle Grazie, in cui Madonnari di tutto il mondo si ritrovano sul piazzale del Santuario per disegnare le proprie opere

Gardaland

a 45 minuti dal B&B Le Querce
Gardaland, il parco divertimenti n°1 in Italia…

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Se Mantova e il relax al B&B Le Querce sono la vostra meta ma volete comunque provare un po’ di adrenalina, Gardaland è sicuramente l’occasione giusta ad una distanza non proibitiva.

Il parco divertimenti nr. 1 in Italia è di certo in grado di soddisfare chiunque, con i colorati e fantasiosi mondi dei più piccoli, fino ad arrivare all’adrenalina pura di velocità mozzafiato ed altezze vertiginose per i più grandi.

Un unico suggerimento: prima di pianificare la vostra giornata a Gardaland, consultate il periodo di apertura così come le promozioni e gli eventi in corso del Parco.

Mantova Outlet Village

a 10 Km dal B&B Le Querce
Per gli amanti dello shopping griffato, l’Outlet Village a Bagnolo San Vito propone affari tutto l’anno, con la possibilità di acquistare articoli firmati in oltre 100 punti vendita di abbigliamento…

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L’Outlet Village di Mantova è il villaggio dello shopping tra i più visitati nel nord Italia. Si trova a Bagnolo San Vito, vicinissimo all’uscita Mantova Sud dell’A22 (autostrada del Brennero), una delle principali vie di collegamento tra Italia ed Europa.

Per gli amanti dello shopping griffato, l’Outlet Village a Bagnolo San Vito propone affari tutto l’anno, con la possibilità di acquistare articoli firmati in oltre 100 punti vendita di abbigliamento e non solo: Adidas, Enrico Coveri, Elena Mirò, Bottega Verde, Guess, Desigual, Liu Jo, Nike, Primigi e tante altre marche a prezzi vantaggiosi.

Il Villaggio Outlet di Mantova è stato costruito come un vero e proprio centro abitato che richiama lo stile di un tipico borgo mantovano del cinquecento. Immersi nelle vie del borgo, la passeggiata tra le vetrine è estremamente piacevole e rilassante. A pochi passi dall’Outlet, è ospitato anche il “Kartodromo Indoor” più grande d’Europa.

Museo Internazionale della Croce Rossa

a 30 minuti dal B&B Le Querce
Il Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere testimonia le circostanze che, in questi luoghi, ispirarono a Henry Dunant la creazione di quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria internazionale, la Croce Rossa.

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Il Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere testimonia le circostanze che, in questi luoghi, ispirarono a Henry Dunant la creazione di quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria internazionale, la Croce Rossa.

Essa nacque nel 1863 a Ginevra, ma fu il risultato di un’idea suggerita al fondatore dalla straordinaria generosità della popolazione di Castiglione nel prestare soccorso a migliaia di feriti della battaglia di Solferino (24 giugno 1859). Il museo inoltre raccoglie documenti e strumentazioni di soccorso che illustrano l’attività dell’Associazione nelle varie epoche storiche, dalla sua nascita ai giorni nostri.

La generosità con cui l’intera popolazione di Castiglione si prodigò per soccorrere i feriti della battaglia di Solferino fu straordinaria. Come testimonierà lo stesso Dunant in un toccante diario di quei giorni (lo pubblicherà poi in un libro) si mobilitarono tutti, ricchi e povera gente, vecchi e bambini. Ma esemplare per tutti fu la dedizione incondizionata delle donne, che dispensarono cure, acqua e brodo caldo a quei poveri soldati riconoscendoli «Tutti fratelli», senza fare alcuna distinzione fra nemici e alleati. E le più giovani non esitarono a strappare i lenzuoli dei loro corredi di nozze per farne bende per tamponare le ferite. Travolto da quell’ondata di generosità, Dunant non solo partecipò attivamente al coordinamento dei soccorsi, ma cominciò a elaborare l’idea di dar vita a una organizzazione, la cui neutralità fosse riconosciuta da tutti gli Stati, per il soccorso dei feriti sui campi di battaglia. Tornato a Ginevra, divulgò il resoconto del suo viaggio in Italia pubblicando, a sue spese, un libro che sconvolse l’intera Europa, Un souvenir de Solferino.

In esso venivano descritte la guerra e le inefficienze degli eserciti nell’affrontarne le conseguenze. Le conclusioni di Dunant furono: «Non ci sarebbe mezzo di costituire, in periodo di pace, delle Società di Soccorso con lo scopo di far curare i feriti in tempo di guerra, da volontari attivi, devoti e ben qualificati per un’opera simile?». Il libro fu così toccante, e così incisiva la proposta che ne emergeva, da convincere i sovrani di ben 16 Stati a riunirsi nel 1863 a Ginevra in una Conferenza internazionale, che portò alla nascita della Croce Rossa gettando le basi del diritto internazionale umanitario. Nasceva così, dall’idea suggerita a Dunant dalla generosità incondizionata delle donne castiglionesi, l’organizzazione che oggi conta l’adesione di 189 Stati nazionali e milioni di soci attivi in tutto il mondo.

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